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La Germania in crisi alle elezioni

La Germania in crisi alle elezioni

Scholz perde la fiducia del Bundestag. Il 23 febbraio si terranno le elezioni, con la Germania in piena crisi economica e d'identitร 

Olaf Scholz ha perso la fiducia del Bundestag. Lunedรฌ 16 dicembre i rappresentanti tedeschi hanno votato per sbarazzarsi della guida politica che da tre anni dirige lโ€™ex locomotiva del Vecchio Continente, passata a malato dโ€™Europa nel giro di nemmeno un lustro. Scholz ha ottenuto solo 207 voti a favore – ben lontani dai 366 necessari a restare in carica – e 394 contro. In 116 si sono astenuti.

Il risultato del voto non รจ stato una sorpresa per nessuno. Senza maggioranza parlamentare da piรน di un mese – da quando lo scorso 6 novembre il ministro delle Finanze dei liberali, Christian Lindner, ha deciso di dimettersi – il cancelliere socialdemocratico scontava alti tassi di impopolaritร . Le elezioni anticipate si terranno il 23 febbraio 2025.

Le ragioni della caduta di Scholz

La Germania che ha preso in mano Scholz nel 2021 รจ quasi irriconoscibile da quella che ha lasciato lo scorso 16 dicembre. Dopo il 24 febbraio 2022, data di svolta per Berlino, i tassi di approvazione del cancelliere sono crollati: da un discreto 65% del giorno dellโ€™invasione russa dellโ€™Ucraina, Scholz รจ passato al 32% del mese scorso.

Questo dato svela tanto lโ€™incapacitร  quanto lโ€™impreparazione della Germania, ancor prima della โ€œcoalizione semaforoโ€ , nel far fronte al nuovo assetto internazionale scaturito a seguito della guerra dโ€™Ucraina. Per la Repubblica Federale questo ha significato la fine delle forniture di gas russo a basso costo e il radicale riesame del suo modello di sviluppo.

Insieme agli strascichi della pandemia, lโ€™addio al nucleare deciso da Angela Merkel e le difficoltร  del mercato cinese ad assorbire lโ€™export della Germania, la manifattura tedesca ha subito una flessione senza precedenti nella sua storia recente. Lโ€™economia รจ entrata in recessione, con la produzione industriale che รจ diminuita del 1,9% negli ultimi tre mesi e il Pil che si contrarrร  per il secondo anno consecutivo.

Dati, questi, che interessano soprattutto lโ€™Italia, dato il forte legame che le imprese del settentrione intrattengono con il gigante tedesco. Secondo il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha parlato in apertura della conferenza nazionale dell’export a Milano: โ€œse le cose vanno male lรฌ [in Germania] poi non andranno bene in Italia, quindi dobbiamo anche prepararci a rischi di contagioโ€.

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La centrale nucleare di Isar ha smesso di funzionare il 15 aprile 2023. Lโ€™addio al nucleare da parte della Germania ha contribuito ad aggravare la crisi energetica innescata dalla fine delle forniture di gas russo

Di questo stato di cose hanno beneficiato le forze antisistema. Il partito di estrema destra Alternative fรผr Deutschland, che nei primi mesi del 2022 contava un magro 10%, ora si attesta come seconda forza del Paese con un solido 19%. A gennaio 2024 aveva addirittura sfiorato il 25%. Anche la sinistra radicale ed euroscettica รจ cresciuta, con Bรผndnis Sahra Wagenknecht che oggi conta il 6%.

Le elezioni regionali di settembre hanno offerto un primo segnale di questi nuovi equilibri politici nella Repubblica Federale. In Turingia, Afd ha conquistato il 32,8% dei consensi, mentre in Sassonia il 30,6%, posizionandosi a pochi decimali sotto la Cdu/Csu, oggi il primo partito tedesco con il 31% delle preferenze.

Cosa aspettarsi dalle prossime elezioni tedesche

I risultati nei due lรคnder hanno comunque un valore relativo per comprendere lโ€™andamento delle prossime elezioni nazionali, dato che i due Stati della Germania orientale sono quelli piรน permeabili alle istanze delle forze politiche piรน estremiste, che hanno lรฌ i loro maggiori bacini di consenso.

Questi movimenti radicali vedranno comunque un incremento del loro peso al Bundestag dopo le elezioni del 23 febbraio, ma nellโ€™ambito di un nuovo governo rimarranno sicuramente confinate al campo dellโ€™opposizione.

Le forze del centro hanno infatti promesso di non collaborare con loro, e queste rimangono ancora le preferite dai tedeschi. Infatti, il prossimo cancelliere sarร  molto probabilmente Friedrich Merzleader dei cristiano-democratici, che dovranno perรฒ appoggiarsi almeno a unโ€™altra forza politica, presumibilmente i socialdemocratici, attualmente al 17%.

La questione sarร  se la riedizione della grande coalizione centrista di stampo merkeliano necessiterร  di un terzo partner e se questo saranno i Verdi, stimati allโ€™13%, o i Liberali, attualmente al 4%, al di sotto della soglia di sbarramento per accedere al parlamento.

Molti membri della Cdu parlano anche di una possibile maggioranza cheย tenga fuoriย lโ€™Spd, considerata troppo di sinistra per ilย conservatorismoย incarnato da Merz. Questโ€™ultimo, insieme allโ€™alleato bavareseย Markusย Sรถder, capo della Csu, ha presentato, a meno di 24 ore della sfiducia a Scholz, il programma elettorale del partito.

Un documento di 79 pagine in cui viene spiegata la โ€œcontroproposta al semaforo fallitoโ€, invocando un cambiamento politico rappresentato da una โ€œinversione di fondoโ€. Qualunque ricetta politica dovrร  comunque tenere conto che il mondo nel quale la Germania ha prosperato oggi non esiste piรน.

Immagine in evidenza: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Deutscher_Bundestag_%2873078873%29.jpeg; immagini presenti nell’articolo: 1) https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:Gel%C3%A4nde_des_Kernkraftwerk_Isar_%28KKI%29.jpg

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Michele Ditto

Michele Ditto

Laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali presso l'Universitร  Cattolica di Brescia, mi occupo soprattutto di Europa, spazio post-sovietico e Stati Uniti. Per Aliseo curo la newsletter settimanale di Lumina. Il mio scopo รจ sottolineare quello che c'รจ dietro i principali eventi geopolitici.

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