2022, un anno labirintico e spartiacque per tanti motivi. Dopo due anni di pandemia, c’è stato un barlume di “normalità” (a patto di sapere cosa sia la normalità). Le restrizioni più severe sono cessate, la vita è tornata alle sue convenzioni, il mondo si stava rinsavendo dai traumi della pandemia.
Ma il 2022 è anche l’anno della guerra in Ucraina. In passato numerosi conflitti hanno scaturito l’attenzione di Paesi e di organizzazioni umanitarie, ma uno scontro nel cuore dell’Europa è destinato ad occupare per mesi prime pagine di giornali e titoli di tg.
Del resto il tempo corre, galoppa come un treno ad alta velocità. Tempus edax rerum diceva Ovidio nelle Metamorfosi. Il tempo non si cura di noi, tanto da “divorare ogni cosa” lungo il suo percorso. E gli anni, effimeri tasselli della sua folle maratona, sono almanacchi che custodiscono eventi memorabili.
Gennaio, febbraio e marzo
Il primo mese del 2022 è portatore di una triste notizia. L’11 gennaio scompare David Sassoli, il Presidente del Parlamento europeo. Successivamente, dopo giorni di dibattito in Parlamento e in televisione, il 29 gennaio è stato rieletto Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica. È il secondo presidente della storia più votato, con ben 759 voti, dopo Sandro Pertini.
Il 2 febbraio muore Monica Vitti, modella e volto storico del cinema internazionale. Numeri e titoli da record, come cinque David di Donatello e ruoli al fianco di Mastroianni, Sordi e Vittorio Gassmann.
Quasi venti giorni dopo, la Russia di Putin invade l’Ucraina. Il 24 febbraio segna l’inizio di un conflitto che racchiude in sé paure e cambiamenti radicali. Il blocco occidentale si scontra ancora con la cultura sovietica e il mondo si schiera: Stati Uniti ed Europa contro Russia e affini. La Cina e il Medioriente giocheranno un ruolo indispensabile.
A marzo, l’Italia è considerata “ostile” dalla Russia. Mario Draghi, all’epoca Presidente del Consiglio italiano, firma i contratti per il gas con Algeria, Azerbaigian, Qatar, Egitto, Congo, Mozambico e altri Paesi. Intanto la guerra continua e assume le sembianze di un conflitto duraturo e complesso.
Aprile, maggio e giugno
Il 24 aprile Emmanuel Macron viene rieletto presidente della Repubblica francese. Batte Marine Le Pen, leader di estrema destra, e comincia il suo secondo mandato.
Il pericolo di uno scontro diretto con la Russia è plausibile. E per garantirsi un sostegno concreto da parte della comunità internazionale, il 12 maggio Svezia e Finlandia richiedono di aderire alla Nato.
Il 12 giugno è il giorno del flop clamoroso dei referendum sulla giustizia. Testo mal scritto, propaganda alquanto faziosa, quesiti poco chiari e privi di temi cari al popolo. Nove giorni dopo, il 21 giugno, ci lascia Patrizia Cavalli, una delle voci poetiche più incisive del nostro tempo.
Giugno è contraddistinto da una inaudita siccità, tanto che il periodo estivo decreta il 2022 come l’anno più caldo della storia. Incendi, limiti nell’utilizzo dell’acqua, ridistribuzione delle scorte sono soltanto alcuni degli episodi generati da un’afa desertica.
Luglio, agosto e settembre
Il 7 luglio apre le porte all’instabilità politica inglese. Dimissioni di Boris Johnson, il governo Liz Truss dura 50 giorni ed elezioni di Rishi Sunak. Downing Street deve ancora ingranare la marcia, ma pare che il nuovo premier abbia tracciato la linea da seguire.
L’8 luglio un ex militare della marina giapponese spara e uccide il primo ministro Shinzo Abe.
Parallelamente in Italia cade il Governo Draghi. Il Movimento 5 Stelle sfiducia l’ex presidente della BCE, insieme a Lega e Forza Italia, il 14 luglio. Lo stesso giorno, decede Eugenio Scalfari, uno tra i massimi giornalisti del Novecento e fondatore di Repubblica. Una settimana dopo, il 21 luglio, Mattarella scioglie le camere e indice le elezioni per il 25 settembre.
Il 13 agosto ci lascia Piero Angela, scienziato colto e gentile, ideatore del programma Rai Superquark.
Draghi tenta di imporre un tetto al prezzo del gas e redarguisce per un accordo europeo. 30 agosto: il mondo piange Michail Gorbachev. Premio Nobel per la Pace, è il fautore della fine della Guerra Fredda, nonché il più sostenitore del dialogo tra blocco occidentale e orientale.
L’8 settembre si spegne una leggenda. Il mondo saluta per l’ultima volta Elisabetta II, la sovrana più longeva della storia inglese. Inutile elencare le caratteristiche di questa protagonista del Novecento. Piuttosto è memorabile l’impatto emotivo e mediatico generato dalla scomparsa di un mito. A tutti gli effetti, un volto immortale e senza tempo che ha contraddistinto il Novecento. Al suo posto, sale al trono il figlio Carlo, con il nome di Re Carlo III.

Il 16 settembre, un altro decesso inabissa l’immagine dell’Iran. La morte di Mahsa Amini fa inorridire l’opinione pubblica, dato che questa giovane ventiduenne viene uccisa per aver indossato male l’hijab.
Tornando in Italia, il 25 settembre si registra la vittoria schiacciante del centrodestra. E Giorgia Meloni, con Fratelli d’Italia prende il 26%. Tanto che il giorno dopo si assiste alle dimissioni di Enrico Letta da segretario PD (il 18% non lascia alternative).
Ottobre, novembre e dicembre
A novembre, dopo il discusso decreto rave party, vi sono le prime resistenze del governo italiano sul tema immigrazione. Si registrano le prime frizioni tra Italia e Francia. Ma è il 15 novembre una delle date più significative del 2022. La notte tra il 25 e il 26 viene sventata la Terza Guerra Mondiale. Un missile causa due morti in Polonia, Paese membro della Nato, e si pensa ad una responsabilità russa. Al contrario, l’arma era della contraerea ucraina e la paura iniziale viene presto smorzata.
Unito alle proteste sulla manovra italiana, il 9 dicembre scoppia il caso Qatargate. Questo causa le dimissioni di Eva Kaili, vicepresidente dell’Europarlamento, e risultano coinvolti politici e sindacalisti di sinistra, compresi gli italiani Panzeri, Cozzolino e Visentini.
Dopo le numerose pressioni di Draghi prima e Meloni poi, l’Unione Europea fissa un tetto al prezzo del gas (non deve superare i 180 euro/megawattora).
Il 16 dicembre l’allenatore Sinisa Mihajlovic perde la sua lunga battaglia contro la leucemia. Mentre il 29 dicembre il mondo del calcio piange il suo re: all’età di 82 anni muore O’ Rei Pelé, il più fenomenale e talentuoso calciatore di sempre. Insieme al genio brasiliano, scompare Vivienne Westwood, la stilista punk della moda internazionale.
Il 2022 termina con un addio più che simbolico. Dopo una lunga e claustrale solitudine, si spegne Benedetto XVI, al secolo Joseph Ratzinger. Il papa emerito, tra i più discussi dell’ultimo secolo per gli scandali che hanno investito la Chiesa, chiude un anno tanto ricco quanto complesso.
In tutto questo melting-pot di situazioni, la guerra in Ucraina prosegue e non si vedono spiragli per una pace duratura. L’inflazione affossa il nostro Paese e la paura delle bollette aleggia nelle famiglie. E, come se non bastasse, la popolazione mondiale ha raggiunto 8 miliardi di persone.

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