โIl dolore รจ una di quelle chiavi che servono ad aprire non solo i segreti dell’animo ma il mondo stesso. Quando ci si avvicina a quei punti in cui l’uomo si mostra all’altezza del dolore, o superiore ad esso, si accede alle sorgenti della sua forza e al mistero che si nasconde dietro il suo potere. Dimmi il tuo rapporto con il dolore e ti dirรฒ chi sei!โ
Queste parole di Ernst Jรผnger aprono la porta della nostra anima, fanno sรฌ che ci si possa addentrare nelle profonditร delle profonditร del nostro essere fino a condurci dinnanzi alla nostra essenza, la parte piรน intima, la parte piรน vera del nostro spirito. In una societร che fugge il proprio dolore e diviene spettatrice del dolore altrui, รจ indispensabile tornare a dialogare con la nostra sofferenza, i nostri patimenti dโanimo. Il dolore non va rinnegato a priori, รจ certamente opportuno indagarlo, purchรฉ non si diventi vittima dei suoi tranelli, delle sue lusinghe, della sua tiepida carezza che scalda i cuori sofferenti. Il dolore conduce in stanze vellutate che negano giorno dopo giorno la luce, abituando la vista alla penombra e spegnendo lentamente la favilla che faceva brillare gli occhi. Le tenebre vanno perรฒ squarciate e, seguendo lโesortazione di San Paolo, si devono indossare le โarmi della luceโ cosicchรฉ si possa illuminare il nostro dolore e non temerlo, bensรฌ comprenderlo e vincerlo.
Il dolore รจ parte integrante della nostra esistenza e il modo in cui lo si affronta esplica molto di ciรฒ che siamo. Possiamo decidere di lasciarci vincere dal dolore, lasciarci sopraffare e restare inermi e passivamente accettare la sorte, oppure possiamo decidere di essere coraggiosi e seguire il precetto della Sibilla. Ella, rivolgendosi ad Enea, lo spronรฒ a โnon cedere alle sciagure, ma piรน audace affrontale | di quanto la fortuna ti consentaโ. La tenacia รจ la virtรน che bisogna opporre alle disgrazie, al dilagante dolore che pervade la nostra vita. Saper essere ritti, non sorretti, essere capaci di non indietreggiare di fronte agli ostacoli, bensรฌ ricercare dentro di sรฉ la costanza nei propositi e nellโazione di essere argine a quegli artigli che dagli abissi della sofferenza cercano di ricondurci nelle oscure grotte della depressione. Queste spelonche non devono perรฒ divenire la nostra casa, bensรฌ esse sono lโhumus dal quale risorgere.
Riemerge dallโabisso non รจ un dono, รจ senzโaltro una conquista ed รจ grazie alla tenacia, alla costanza del nostro agire che tale miracolo puรฒ accadere. Nei momenti di maggior sconforto e abbandono รจ a SantโEfrem il Siro che deve tendere il nostro anelito, il quale sentenziรฒ: โciรฒ che non hai potuto ricevere subito a causa della tua debolezza, ricevilo in altri momenti con la tua perseveranza.โ
Non bisogna temere lโignoto, non bisogna temere il nero velo che, calando sopra il nostro capo, ci offusca la vista e ci lascia in balia della notte; poichรฉ bisogna far proprio il pensiero di Marco Aurelio, il quale ci guida tra le ombre e i fantasmi che il Fato ci scaglia contro.
โNiente capita a nessuno, che questi non sia per natura in grado di reggere.โ
La nostra grandezza, riprendendo Milan Kundera, risiede, dunque, nel fatto di saper portare sulle spalle il nostro Destino, esattamente come Atlante portava sulle sue il Mondo intero. Non cedere altresรฌ sotto i colpi che vorrebbero tenerci in ginocchio, bensรฌ innalzare il nostro sguardo dinnanzi a questa tenebrosa presenza e guardando in quel pozzo nero non attribuirle nessun dominio sulla nostra mente, non lasciarle spazio, non darle modo di incatenarci, non darle possibilitร di persuaderci.
Yamamoto Tsunetomo, nel codice dei samurai, mise in guardia i propri discepoli e dettรฒ la linea da seguire nel momento in cui il dolore, le avversitร avessero deciso di bussare alla loro porta.
โSe ti imbatti in gravi difficoltร o in situazioni incresciose, non รจ sufficiente dire a te stesso che non ne sei turbato. Imbattendosi in situazioni incresciose devi spingerti ancora piรน avanti con audacia e rallegrartene, quasi dovessi superare una barriera. Come dice il motto: Quando l’acqua sale la barca si alza.โ
Come barche, dunque, si deve navigare oltre le nere terre dellโangoscia e mantenere la rotta verso il Sole, ricercando con costanza e dedizione di essere un lume per sรฉ e per chi combatte la battaglia piรน ardua, la battaglia piรน infausta, ovvero la battaglia contro il proprio dolore.