Negli Stati Uniti imperversa da anni una nuova devastante droga, il fentanyl, le cui proprietร stanno dando forma a un dramma la cui eco ha ormai raggiunto anche lโEuropa, dove lโargomento รจ sempre piรน oggetto di discussione.
Recentissime le parole del procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, che in una conferenza ha dichiarato lโassenza di un allarme fentanyl in Italia, facendo tirare un respiro di sollievo al Paese. Almeno per adesso.
Quali sono gli effetti e i rischi del fentanyl
Il fentanyl รจ un oppioide che si differenzia da quelli tradizionali come la morfina o lโeroina, in quanto si tratta di una molecola prodotta interamente in laboratorio, sintetica al 100%.
Se, nellโimmaginario comune, lโeroina ha detenuto a lungo lโimmagine di droga piรน deleteria e letale per lโessere umano, il fentanyl puรฒ arrivare ad essere fino a 50 volte piรน potente in termini di danni per la salute. Rispetto alla morfina, invece, puรฒ raggiungere livelli addirittura fino a 100 volte superiori.
Basta quindi una dose minima per rischiare unโoverdose, che si รจ giร dimostrata una delle piรน difficili da curare. Questo, sommato al bassissimo costo richiesto per una dose, che non comporta spese elevate per essere sintetizzata, sta generando unโondata di morte per droga paragonabile a quelle causate a suo tempo dallโeroina e che si credeva di aver consegnato per sempre al passato.
Dopo un aumento vertiginoso di consumi di droga nel 2020, durante lโondata pandemica di Covid-19, nellโaprile 2021 gli Stati Uniti hanno registrato piรน di centomila morti per overdose da oppioidi sintetici, tra i quali ha fatto da padrone il fentanyl.
Dato che si รจ ripetuto immutato di anno in anno, al punto che, ormai da tempo, i ricercatori e gli esperti della sanitร pubblica ritengono che il numero sempre crescente di decessi per droga, sommato a quello dei sucidi, contribuisca allโabbassamento dellโaspettativa di vita media degli americani.
Il dato relativo alla mortalitร รจ certamente spaventoso, ma costituisce solo la famosa โpunta dellโicebergโ. Le grandi cittร degli Stati Uniti brulicano sempre piรน, specialmente nei quartieri piรน poveri, di persone ridotte ad ombre di se stesse da questa droga. Effetto che รจ valso al fentanyl il soprannome di โdroga degli zombieโ.
Una tragedia umana che segue cosรฌ il tracciato delle disuguaglianze economiche e sociali presenti negli Stati Uniti, dove queste persone risultano sempre piรน sole e abbandonate a se stesse, nonostante la visibilitร del fenomeno e la raggiunta risonanza mediatica.
L’epidemia di fentanyl e il ruolo della Cina
Questo dramma assume carattere geopolitico, considerato che dietro alla produzione e al commercio di fentanyl si nasconde laย longa manusย della Cina. ร proprio nellโImpero celeste che il fentanyl viene prodotto ed esportato in quantitร massicce in direzione delle Americhe, costituendo un contributo non indifferente allโeconomia del paese.
Di recente, gli Stati Uniti, sempre piรน allarmati ed esasperati da questa piaga, hanno ulteriormente ribadito lโallarme indicando direttamente la Cina quale responsabile ultimo in un rapporto del Congresso.
Negli ultimi anni, gli apparati statunitensi avevano privilegiato una condotta piรน conciliante, evitando accuse troppo specifiche e tentando ripetutamente di avviare un dialogo sullโargomento con lโinterlocutore dโoltreoceano. Le risposte, tuttavia, non sono mai state sufficienti e si รจ ben lontani dal raggiungere unโintesa.
Al contrario, la Cina ha colto lโoccasione di questi appelli per ricordare alla controparte le restrizioni commerciali imposte nel 2020, ponendo quale condizione indispensabile per una propria concreta collaborazione sul tema l’annullamento dei dazi imposti dagli americani.
Il tutto senza rinunciare a una stoccata tesa a infierire su quel prestigio dellโegemone globale, su quel sogno americano, ormai giร piรน che scalfiti e dal quale molti si stanno risvegliando con non poco turbamento.
Xi Jinping e i suoi portavoce hanno infatti dichiarato che gli Stati Uniti dovrebbero riflettere sulle motivazioni e sulle deficienze interne che spingono tanta parte della propria popolazione nel vortice della droga, senza incolpare i Paesi stranieri dei propri fallimenti politici.
Negli ultimi anni la Cina รจ stata abile a sfuggire alle richieste statunitensi dimostrandosi in grado di delocalizzare la produzione della droga. Al seguito di alcuni colloqui con gli americani, infatti, le aziende cinesi hanno cessato la produzione di fentanyl in patria, trasferendola oltreoceano.
Cosรฌ oggi, se la Cina resta produttrice del 90% e dellโ80% dei precursori rispettivamente di fentanyl e metanfetamine, questi vengono trasferiti in Messico e lรฌ sintetizzati dai cartelli della droga per essere poi immessi massicciamente sul mercato americano valicando quel confine che nessun muro sembra in grado di impermeabilizzare.
Come i cinesi hanno “imparato” dai britannici
Difficile sperare di muovere a pietร il gigante cinese. Nella mente di Xi e del suo popolo, a fare da bussola, vi รจ ancora e principalmente quel โsecolo delle umiliazioniโ che segnรฒ un trauma indelebile nella memoria e nella coscienza cinesi.
Fu nel corso del XIX secolo che la civiltร cinese, parallelamente allโaffermarsi dellโimpero britannico, conobbe la sua crisi piรน profonda. Una volta affermato il proprio controllo sullโIndia, gli inglesi poterono sfruttarne la produzione dโoppio immettendolo in quantitร sempre piรน massicce sul mercato cinese.
Un traffico che nel tempo seppe fruttare grandi capitali che concorsero al potenziamento del neonato impero e alla sua definitiva affermazione. Per la Cina, al contrario, fu lโetร della decadenza. Il suo tentativo di frenare la penetrazione commerciale inglese condusse alle due celebri โguerre dellโoppioโ che palesarono al mondo lo stato di crisi in cui versava lโImpero di mezzo.
LโInghilterra si assicurรฒ una posizione di superioritร sul nemico sconfitto attraverso i โtrattati inegualiโ, presto imitata da altre potenze globali quali Francia, Germania, Stati Uniti, ma anche Giappone e Russia.
Questa memoria pesa ancora a Pechino, nonostante la vistosa e opportunistica rimozione del ruolo giocato dalla Russia di allora, che nella sua espansione verso est cannibalizzรฒ i territori settentrionali siberiani allโepoca sotto controllo cinese. Oggi quegli attriti sono accantonati, anche se non risolti, in virtรน di una collaborazione non priva di difficoltร .
Lo stesso, anche se per differenti ragioni, si puรฒ dire del complicato rapporto che lega il dragone al Messico. Questโultimo sta infatti potenziando la propria produzione industriale approfittando proprio delle delocalizzazioni di tutte quelle aziende, molte delle quali americane, che vogliono abbandonare la Cina, divenuta ormai un rivale troppo pericoloso.
Nonostante questo dato, lโenorme mole di denaro che il traffico di stupefacenti assicura al Messico tanto quanto a Pechino, unito a un profondo sentimento antiamericano e di rivalsa, per il momento continua a garantire la cooperazione di questi due paesi.
LโImpero celeste ha dunque avuto in quello britannico il migliore maestro, del quale sembra aver appreso a pieno taluni insegnamenti che ora, tornato alla ribalta, non si fa scrupolo di impiegare contro il proprio rivale.
Immagine in evidenza: https://flic.kr/p/2kqbBfY; immagini presenti nell’articolo: 1) https://commons.wikimedia.org/wiki/File:FENTANYL_FLOW_TO_THE_UNITED_STATES_2019.png; 2) https://www.dea.gov/sites/default/files/2020-03/DEA_GOV_DIR-008-20%20Fentanyl%20Flow%20in%20the%20United%20States_0.pdf