Volendo usare unโiperbole, le elezioni parlamentari del prossimo 26 ottobre potrebbero essere definite come la โbattaglia per lโanima della Georgiaโ. Indubbiamente si tratterร delleย elezioni parlamentari piรน importanti della storia recente del Paese caucasico.
Negli ultimi due anni il partito di governo Sogno Georgiano ha intrapreso iniziative legislative che hanno notevolmente polarizzato la societร , di fatto trasformando la tornata elettorale in un referendum sul nuovo corso imboccato dal Paese.
Le elezioni sono faccenda seria in Georgia; nel novembre 2003 il governo diย Eduard Shevardnadze, ex Ministro degli esteri sovietico e secondo Presidente della Georgia dal 1995 al 2003, venne rovesciato a seguito della mobilitazione civile di buona parte del popolo georgiano, in quella che prese il nome di โRivoluzione delle roseโ.
Nel gennaio successivo il leader dellโopposizioneย Mikheil Saakashviliย venne eletto Presidente della Georgia e nel marzo seguente i partiti di opposizione vinsero le elezioni parlamentari.ย
Durante la Rivoluzione delle rose venne per la prima volta alla ribalta il ruolo centrale assunto dalleย organizzazioni non governativeย (Ong). Furono principalmente queste organizzazioni, nate ed affermatesi negli anni Novanta, a mobilitare la societร civile contro i brogli elettorali del novembre 2003. Fra le principali figuravano lโAssociazione georgiana dei giovani avvocati, ilย Liberty Instituteย e lโOpen Society Foundationsย di George Soros, lโimprenditore miliardario statunitense.
Lโimportanza delle ong venne manifestamente riconosciuta dallโattuale Presidente georgiana,ย Salomรฉ Zourabishvili, che, intervistata nel 2008 dalla rivista franceseย Hรฉrodote, affermรฒ molto chiaramente che ยซqueste istituzioni sono state la culla della democratizzazione, in particolare la fondazione Soros [โฆ] tutte le Ong che le gravitavano attorno hanno innegabilmente portato alla rivoluzioneยป.
Nella stessa intervista venne sottolineato dalla futura Presidente georgiana come le Ong fossero state successivamente cooptate allโinterno delle strutture governative, abbandonando lโidea di essere un โcontro-potereโ.[1]
Nel 2012 le cose cambiarono, o meglio, lโรฉliteย al potere dal 2003 afferente a Saakashvili venne sostituita da unโaltra: il nuovo partito Sogno georgiano, guidato dal miliardarioย Bidzina Ivanishvili, vinse le elezioni.
A facilitare lโavvicendamento furono i metodi autoritari e oligarchici con cui Saakashvili aveva mantenuto il potere, nonchรฉ la sconfitta nelย conflitto russo-georgianoย del 2008, che sancรฌ la secessioneย de factoย dellโAbcasia e dellโOssezia del sud (regioni filo-russe) e il rinvio indefinito dellโingresso della Georgia nella Nato.
Il Presidente ammise la sconfitta elettorale, e quando gli fu precluso di correre per una terza rielezione lโanno successivo, fuggรฌ in Ucraina, principalmente per via dei guai giudiziari che lo vedevano coinvolto. Vae victis.
Dal 2012 a oggi il partito di governo รจ rimasto lo stesso. Benchรฉ a parole sia anchโesso filo occidentale e atlantista, molte delle recenti azioni, leggi e dichiarazioni dei membri di governo lasciano intendere che il partito abbia riconsiderato molte delle sue posizioni in politica estera, in particolare dopo lo scoppio del conflitto ucraino.
La legge sugli agenti stranieri e la sospensione dellโintegrazione euroatlantica
Per quasi un ventennio il grande desiderio della Georgia รจ stato lโaccesso allโUnione Europea e alla Nato. La dichiarazione finale delย summit di Bucarest del 2008, dove si asseriva che la Georgia e lโUcraina sarebbero entrate a far parte della famiglia atlantica[2], fu uno dei motivi che portarono nel giro di pochi mesi allo scoppio della guerra russo-georgiana.
Da quella data lโintegrazione euroatlantica della Georgia รจ rimasta di fatto sospesa. Quando nel 2022 venne concesso allโUcraina e alla Moldavia lo status di candidate allโaccesso allโUe, nei confronti della Georgia venne emesso un documento in cui si accusava il partito di governo di erodere la libertร di stampa e il suo fondatore Ivanishvili di avere legami economici con il Cremlino[3].
Loย statusย di candidato sarebbe stato concesso solo dopo il compimento di alcune riforme fra cui la โde-oligarchizzazioneโ della politica e il compimento di riforme giudiziarie e legislative atte a promuovere il rispetto dei diritti umani e Lgbt.
A condire il tutto, nel mese di giugno del 2022 si tennero una serie di proteste a favore dellโintegrazione europea organizzate dalla Ongย Shame Movement[4].ย Era lโinizio di un lungo braccio di ferro fra Bruxelles e il governo georgiano, che culminerร verosimilmente il 26 ottobre dopo le elezioni parlamentari.
A partire dalla seconda metร del 2022 gli attacchi dei parlamentari di governo contro le Ong e i loro finanziatori occidentali si sono moltiplicati, arrivando al 15 febbraio 2023, quando il governo ha proposto la โLegge sulla trasparenza dellโinfluenza stranieraโ, piรน prosaicamente detta โlegge sugli agenti stranieriโ.
Essa prevedeva la registrazione di tutte le circa 20mila organizzazioni non governative operanti nel Paese, la dichiarazione della fonte dei propri finanziamenti e la registrazione come โagenti stranieriโ per quei soggetti che ricevono piรน del 20% del proprioย budgetย da enti o individui non georgiani.
Il progetto di legge provocรฒ numerose proteste di piazza, con decine di migliaia di georgiani che manifestarono il loro disappunto per una legge che li avrebbe allontanati dallโintegrazione euroatlantica. Si verificarono numerosi scontri con agenti feriti, manifestanti arrestati e lancio di molotov e gas lacrimogeni. Anche e soprattutto in conseguenza degli scontri di piazza, la legge venne ritirata il 10 marzo.
Il governo, nonostante la battuta dโarresto, non si รจ dato per vinto. Ad aprile di questโanno il progetto di legge รจ stato ripresentato, praticamente identico, ma questa volta lโopposizione del fronte civile filo-atlantista e il veto della Presidente Zourabishvili non sono bastati a impedire che la legge venisse adottata (in Georgia il veto presidenziale puรฒ essere ribaltato dal parlamento).
Lo scontro politico, con le elezioni parlamentari dietro lโangolo, si รจ fatto piรน serrato, assumendo caratteristiche manichee, da un lato il partito di governo Sogno georgiano, trincerato su posizioni che un osservatore occidentale definirebbe โsovranisteโ, dallโaltro lโopposizione atlantista ed europeista.
La svolta anti-occidentale della Georgia
Lo scontro fra i due poli non riguarda solamente il futuro governo del Paese, ma il ruolo stesso che la Georgia assumerร allโinterno dello scacchiere geopolitico. Da quando il partito di Ivanishvili ha preso il potere nel 2012 la Georgia ha adottato unย approccio multivettorialeย alle relazioni internazionali.
Al desiderio mai ripudiato di entrare nellโUe ha fatto da contraltare il rifiuto di imporre sanzioni economiche alla Russia e lo sviluppo dei rapporti economici con la Cina. Questi ultimi si concretizzeranno nella costruzione di un porto ad Anaklia, che sarร utile a facilitare il transito di merci cinesi nel c.d. โcorridoio medioโ (la rotta commerciale che dalla Cina arriva in Europa bypassando il territorio russo) dellaย Belt and Road Initiative.
Con lo scoppio del conflitto ucraino, perรฒ, le cose sembrano essere cambiate. Il partito di governo ha iniziato a tollerare sempre meno le ingerenze occidentali, sino ad arrivare allo scontro indiretto con la giร citata legge sugli agenti stranieri e una nuova misura contro la propaganda Lgbt, approvata in settembre; essa vietaย “la propaganda delle relazioni omosessuali e dell’incesto”, rendendo illegali le operazioni per il cambio di sesso e le adozioni da parte degli omosessuali.ย
Alzando ancor di piรน il livello dello scontro, il Primo ministroย Irakli Kobakhidzeย ha definito gli oppositori delle nuove leggi e i finanziatori occidentali come โpartito globale della guerraโ, sostenendo che il cambio di governo in Georgia sarebbe auspicato dallโoccidente solamente per aprire un secondo fronte contro la Russia.
Come prevedibile, il nuovo corso del partito di governo ha giร provocato le prime reazioni americane, con il Dipartimento del tesoro che ha imposto sanzioni a circa una sessantina di individui fra funzionari di governo e privati cittadini[5].ย
Il 26 ottobre non si eleggerร solamente il nuovo parlamento georgiano. Le straordinarie congiunture internazionali hanno fatto sรฌ che le elezioni parlamentari andranno a determinare non solo il futuro governo della Georgia, ma lโessenza stessa del Paese in questo periodo di cambiamenti epocali.
Immagine in evidenza: Immagini presenti nell’articolo: https://en.wikipedia.org/wiki/2023โ2024_Georgian_protests#/media/File:8_march_protest_in_Tbilisi_(cropped).jpg; 1) https://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_delle_rose#/media/File:Georgia,Tbilisi–Rose_Revolution(2003).jpg; 2) https://commons.wikimedia.org/wiki/File:President_of_Georgia_Salome_Zourabichvili_in_Brussels,_2019.jpg
[1] Hรฉrodote n. 129, La Dรฉcouverte, 2eme trimestre 2008, pp. 101-108.
[2] https://www.nato.int/cps/en/natolive/official_texts_8443.htm
[3] https://eurasianet.org/eu-parliament-votes-to-consider-sanctioning-georgias-informal-leader
[4] https://jamestown.org/program/tens-of-thousands-rally-in-tbilisi-to-support-european-integration/
[5] https://home.treasury.gov/news/press-releases/jy2580