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La guerra ombra di Israele tra Iraq e Iran

La guerra ombra di Israele tra Iraq e Iran

Israele sta conducendo, con una serie di raid mirati a fabbriche di armi e strutture militari, una guerra "ombra" contro Iran e Iraq

ยซIsraele non ha scelto di fare questa guerra (nella striscia di Gaza), ma continueremo a combattere fino a quando dovremo.ย Lโ€™Iranย non gode di immunitร  in alcun luogo. Israele agisce e agirร  ovunque sia necessarioยป. Con queste parole, proclamate in una conferenza stampa a Kiev il 20 agosto 2022, il primo ministro israeliano Benjaminย Netanyahuย rispondeva ai vari giornalisti che gli chiedevano se ci fosse la mano di Israele dietro il raid che aveva colpito una struttura militare a nord di Baghdad.

Lโ€™obiettivo era un deposito di armi affiliato alleย Unitร  di mobilitazione popolareย (Pmu, Popular Mobilization Units), forze paramilitari legate allโ€™Iran e confluite poi nellโ€™esercito iracheno verso la fine di luglio scorso. Le prime ricostruzioni da parte delle autoritร  irachene avevano parlato di ยซcombustione spontaneaยป, ma subito dopo avevano ammesso implicitamente che si trattava di un atto ostile proveniente dallโ€™esterno, puntando il dito contro lo stato ebraico.ย 

Israele, con lโ€™appoggio logistico da parte degli Stati Uniti (alleati fin dal 1949), avrebbe introdotto dei suoi droni in Azerbaigian in modo che effettuassero attacchi direttamente in territorio iracheno. Lโ€™attribuzione della responsabilitร  dellโ€™attacco a Tel Aviv รจ poi gradualmente diventata la posizione ufficiale, in particolare dopo che ilย New York Timesย ha confermato, citando fonti di intelligence locali e occidentali, che dietro le operazioni in Iraq ci fosse proprio Israele.

Inoltre, poco piรน di un mese prima, il 19 luglio 2022, cโ€™era stato un altro attacco sempre a una base del Pmu in Iraq effettuato perรฒ dai cacciabombardieri stealthย F-35ย in dotazione allโ€™aeronautica israeliana, che รจ diventata un potenziale punto di svolta negli equilibri strategici e geopolitici in Medio Oriente.ย 

Formalmente Israele non effettuava attacchi aerei in Iraq dal 1981, quando nelle operazioni Babilonia lโ€™aviazione di Tel Aviv distrusse il reattore nucleare iracheno Osiraq. Per lo Stato ebraico รจ prassi consolidataย colpire obiettivi filo-Teheranย in Siria, Libano e Striscia di Gaza, ma le ultime operazioni in territorio iracheno sembrerebbero una novitร  di non poco rilievo. Infatti, questo allargamento in Iraq arrivava in un contesto giร  di per sรฉ teso.

Da un lato la visita del ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif al G7 di Biarritz del 2019 aveva lasciato uno spiraglio di speranza per una ripresa delย dialogo USA-Iranย per quanto riguarda il Jcpoa (accordo sul nucleare da cui lโ€™amministrazione Trump ha deciso di uscire nel 2018); dallโ€™altra la conclusione dei lavori senza una vera svolta ha fortemente ridimensionato le aspettative.ย 

La guerra ombra tra Israele e Iran

Il conflitto fra Usa e Iran, nel quale lo Stato ebraico sembra essere come una mina vagante, si gioca per lo piรน sui campi di battaglia che per via diplomatica. E di questo si รจ avuto prova il 25 agosto 2022, in Libano, dove unย droneย รจ precipitato e un altro esploso nella Daieh, la roccaforte di Hezbollah nella periferia di Beirut a maggioranza sciita. L’obiettivo dell’incursione, naturalmente, era proprio il movimento alleato di Teheran. In quell’occasione il presidente delย Libanoย Michel Aoun, non esitรฒ a parlare di ยซuna dichiarazione di guerraยป da parte di Israele.ย 

Gli attacchi controย Hezbollahย e strutture legate ai Pasdaran iraniani (Corpo delle guardie della rivoluzione islamica) in Siria, Libano e Iraq contengono un messaggio ben preciso sia verso Teheran sia verso Stati Uniti e Russia: ยซAgire ovunque sia necessarioยป, parole pronunciate dal premier israeliano Benjamin Netanyahu.ย 

A distanza di mesi la situazione non cambia. Fra il 28 e 29 gennaio 2023 un attacco di droni si รจ abbattuto contro laย fabbrica di armiย a nord di Isfahan, nell’Iran centrale, a circa quattrocento chilometri a sud di Teheran. Il Blitz non ha causato vittime e i droni sono stati distrutti ma รจ sicuramente un indicatore della tensione che permea tutt’oggi la questione del nucleare iraniano. Nessuno sembra aver rivendicato le esplosioni ma Teheran insieme alla stampa statunitense vede la mano delย Mossad, i servizi segreti esterni israeliani.ย ย 

Lโ€™operazione militare รจ stata realizzata utilizzando tre droni che hanno colpito una fabbrica di armi accantoย allโ€™Iran Space Research Center, struttura sanzionata dagli Stati Uniti per essere collegata al programma di missili balistici iraniani. Sempre il 29 gennaio il capo di una milizia filoiraniana รจ stato ucciso nella Siria orientale nel corso di un raid aereo contro un convoglio di autocarri delle milizie sciite sotto il controllo deiย pasdaranย che probabilmente trasportava armi dallโ€™Iraq.ย 

Lโ€™attacco ad Isfahan รจ stato commentato anche dalย ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir – Abdollahian, il quale ha dichiarato come queste azioni non possano ยซinfluenzare la determinazione e lโ€™intento dei nostri esperti di fare progressi sul nucleare in modo pacificoยป.ย 

Se nelle ultime settimana non si sono registrati progressi iraniani sulย programma nucleare, al tempo stesso permangono le critiche sulle forniture di droni (e forse missili) alla Russia, utilizzati per attaccare obiettivi in Ucraina. Di fatto il premier israeliano dopo il blitz, ha riconfermato ยซla partecipazione attiva dellโ€™Iranยป negli attacchi contro ยซcivili innocenti ucrainiยป. Collegamento rilanciato dal consigliere presidenziale ucraino Mykhaikoย Podolyakย in un post su Twitter in cui scrive ยซLโ€™Ucraina vi aveva avvertitiยป irritando Teheran. Da qui subito le critiche da Mosca, che quale ribadisce ยซconseguenze imprevedibili per la pace e la stabilitร  del Medio Orienteยป.ย ย 

Lโ€™attacco dei droni che ha colpito Iran รจ solo lโ€™ultimo di una seria diย episodiย che hanno coinvolto la Repubblica islamica e che sono riconducibili a una guerra definita โ€œombraโ€. Da moltissimo tempo i due Paesi, Iran e Israele, cercano con tutti i mezzi disponibili di colpire lโ€™avversario nel modo piรน cruento possibile per contendersi lโ€™influenza delย Medio Orienteย e per limitarsi lโ€™un lโ€™altro.ย 

Nonostante l’alleanza con Washington, non รจ difficile immaginare che Israele decida in autonomia alcune delle sue operazioni piรน delicate, specie quando si tratta di colpire il territorio o gli interessi iraniani. Queste pressioni arrivano in un momento molto delicato per l’Iran: un Paese dove dallo scorso settembre 2022 le condanne a morte, per proteste contro lo Stato, sono allโ€™ordine del giorno. Per fare solo alcuni nomi, si possono ricordare i casi di Arshia Takdastan, Javad Rouhi e Mehdi Mohammadifard condannati a dicembre alla pena capitale per essere colpevoli di ยซinimicizia contro Dioยป e ยซcorruzione sulla terraยป. Oltre che dalla condanna della repressione deiย manifestanti, Israele e Usa sono perรฒ accomunati da un altro, ben piรน concreto, interesse: che Teheran non si doti di unโ€™arma nucleare.

Foto in evidenza: “IDF Air Force Display” by Israel Defense Forces is licensed under CC BY-NC 2.0.

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Carlo Avesani

Carlo Avesani

Studente dell'Universitร  degli Studi di Roma 3, nato a Rimini e residente a Roma. Ho sostenuto la Maturitร  Classica e al momento sto conseguendo la laurea triennale in Scienze Politiche con il curriculum Relazioni Internazionali. Appassionato di politica e storia, in particolare quella del Medio Oriente. Collaboro con Aliseo per crescere e migliorare nel campo del giornalismo geopolitico.

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