Lo scorso novembre si concludeva la riconquista ucraina di Kherson, prima e unica città di assoluto rilievo catturata dalle forze russe dall’inizio del conflitto. Oggi, le forze ucraine pare abbiano perso slancio, limitandosi alla difesa dei settori vitali del fronte in Donbass, dove l’esercito russo fatica ad annoverare importanti progressi.
L’ombra dell’offensiva russa
A Mosca, l’approssimarsi dell’anniversario dell’invasione rende impellente un successo sul campo tale da ripagare gli ingenti sforzi della nazione per supplire una “operazione militare speciale” più lunga di ogni previsione. Da qui nasce la necessità di una nuova offensiva, per ridare momento alla statica piega che il conflitto ha da mesi assunto.
Analisti ed esperti militari ritengono che “l’offensiva di primavera” sia già in atto dall’ultima settimana di gennaio, quando i russi tentarono di sfondare le difese ucraine a Vuhledar, nel Donbass. La presunta offensiva si starebbe sviluppando sulla totalità delle “aree calde” del fronte, a fasi alterne. Si sono così susseguiti attacchi a sud, verso Zaporizhzhya; a sud-est, presso Vuhledar; ad est, a Bakhmut; a nord-est, nella direzione Svatovo-Kreminna.
Più che di un attacco su larga scala, è probabile che si tratti di sortite offensive alla ricerca di un “ventre molle” dove poter concentrare le forze in vista di una futura violenta penetrazione nelle linee difensive ucraine.

L’afflusso di nuove truppe al fronte
Molti indicatori sembrano preannunciare una nuova ingente offensiva da parte di Mosca: sistemi satellitari hanno osservato l’ampliamento dei depositi militari nella regione russa di Voronež, dove inoltre è stato recentemente allestito un nuovo campo di addestramento. Sul fronte meridionale, molti canali russi riportano prove fotografiche dell’accumulo di sempre maggiori risorse, umane e materiali.
È bene notare come le attività nella regione di Voronež, a nord del Donbass, furono il preludio dell’invasione del 24 febbraio 2022. I primi uomini a prendere parte alle ostilità erano precedentemente stanziati in basi della regione. L’ampliamento dei campi potrebbe anche anticipare nuovi afflussi di mobilitati nell’area.
Diversamente, nelle città meridionali sotto controllo russo, specie a Mariupol’, i rinforzi in arrivo sarebbero utili per una rinnovata offensiva nel settore di Vuhledar. Ultimamente, gli Ucraini hanno effettuato numerosi bombardamenti contro depositi, luoghi d’aggregazione di truppe e altre installazioni militari nell’Oblast di Donetsk. L’obiettivo maggiormente colpito pare sia Mariupol’, probabilmente nel tentativo di frenare l’escalation numerica delle forze russe che sta interessando la città.
La situazione a Bakhmut
Sul fronte Bakhmut/Artemivsk, i combattimenti avvengono specialmente nei settori nord e sud della cittadina. È confermata la presenza delle truppe russe a Paraskoviivka, centro abitato alle porte di Bakhmut, da cui le forze armate del Cremlino starebbero spingendo verso le aree settentrionali della città assediata. Esse mirano in particolare ad acquisire il controllo delle intersezioni viarie con l’autostrada M-03, fondamentali per l’approvvigionamento delle truppe ucraine impegnate a difendere la città.

Nel settore meridionale di Bakhmut, gli ucraini stanno respingendo le forze russe operando contrattacchi mirati in prossimità della strada che collega Kostantinivka a Bakhmut. Se confermata la presa delle intersezioni a nord dell’abitato, questa rimarrebbe l’unica grande via di rifornimento per gli uomini di Kyiv.
Le controffensive localizzate degli ucraini sono necessarie a rallentare l’avanzata russa e a permettere la turnazione dei militari impegnati in prima linea. La superiorità numerica russa non consente ai difensori di tentare grandi operazioni, specie sugli assi più caldi quali Bakhmut o Kreminna. Le forze armate ucraine continueranno a difendere le loro posizioni fintanto che la situazione non sarà irrimediabilmente compromessa. L’obbiettivo è infliggere più perdite possibili al nemico, rendendo i loro successi simili a vittorie di Pirro.
Con la speranza (di entrambi) che l’anniversario della guerra non presenti sgradevoli sorprese.