Lo scorso primo febbraio, la giunta militare alla guida del Myanmar (Birmania) ha celebrato il secondo anniversario della suaย salita al potere. Sono trascorsi due anni da quando ilย Tatmadawย (esercito birmano) prese il controllo del Paese con un colpo di stato che delegittimรฒ il governo guidato dalla National League for Democracy di Aung San Suu Kyi, vero simbolo dellaย democrazia birmana, eletto dal popolo nel 2020.
Il Tatmadaw, autoproclamatosi โcustode supremo della nazioneโ, denunciรฒ presunti brogli, che lo costringevano โad intervenire per preservare paradossalmente la democraziaโ. Molteplici i motivi che hanno spinto lโesercito ad agire: la storica influenza militare sugli apparati burocratici, lโintensificarsi dei conflitti etnici interni alla nazione, la cocente sconfitta alle urne del braccio politico dellโesercito (USDP), lโallora prossimo pensionamento del comandante in capo delle Forze armate e lo sfruttamento delle risorse monetarie concesse dal Fondo Monetario Internazionale per fronteggiare la crisi pandemica.
Conquistato il potere con la forza, la giunta militare proclamรฒ lo stato di emergenza per dodici mesi e, secondo costituzione, lo prorogรฒ di un altro anno. Tuttavia, arrivata la data di scadenza dell’ultima proroga, il governo non ha ritenuto il Paese pronto ad una nuova tornata elettorale, prolungando di ulteriori sei mesi le misure straordinarie. Ma non รจ stata indicata nessuna data, nemmeno probabile, per le prossime elezioni: ciรฒ prefigura nuove violazioni del testo costituzionale ed una sempre piรน difficile transizione verso un regime democratico, mentre lo stesso Stato rischia di dissolversi nel turbinio delle forze centrifughe interne.
La guerra civile scoppiata tra il Sac (State Administration Council) e il Governo di Unitร Nazionale (governo democratico in esilio) ha esacerbato i latenti conflitti interni al Paese. Il Myanmar difatti affronta, dal 1948, un permanente stato di guerriglia interna, alimentata da fazioni armate rappresentanti i numerosi gruppi etnici componenti la nazione, i quali ambiscono a separarsi dallo Stato birmano oppure alla conquista di un maggiore grado di autonomia all’interno dello stesso.
La piรน grande attivitร militante si osserva negli stati orientali come Kachin, Karen e Shan, dove operano diverse formazioni armate indipendenti dal governo centrale. In particolare, nello stato nord-orientale dello Shan, รจ attiva la United Wa State Army, ramo militare dell’autoproclamato Stato di Wa. La Divisione Auto-Amministrata Wa รจ un territorio compreso nell’entitร federata dello Shan, caratterizzata dalla prevalenza del gruppo etnico Wa. Metร della popolazione Wa abita perรฒ oltre confine, nella provincia cinese dello Yunnan. Ciรฒ in parte spiega le forti relazioni tra Pechino e questo gruppo etnico e i suoi rappresentanti in Myanmar.
Ad oggi, l’Uwsa non รจ direttamente coinvolta nel conflitto civile birmano, ma mantiene forti relazioni con le forze avverse al regime. Come parte di queste alleanze, essi forniscono armi ed attrezzature alle bande amiche. Supportando i gruppi etnici, lo Stato di Wa mira alla creazione di una zona cuscinetto tra i propri territori e quelli dove permangono combattimenti attivi, scoraggiando possibili incursioni del Tatmadaw. Inoltre, cosรฌ agendo, lo Stato di Wa contrasta l’influenza dello Stato di Shan, che si oppone alla loro autonomia.
Lo Stato di Wa e lo speciale rapporto con la Cina
I punti di forza dello Stato di Wa sono molteplici, a cominciare dalla preminente posizione nel cosiddetto “Triangolo d’oro”, sito tra Thailandia, Myanmar e Laos, noto per il traffico di droga. Wa รจ infatti produttore di droghe, come eroina e metanfetamine, sul proprio territorio, attraverso la cui vendita finanzia le proprie formazioni militari. A seguire, รจ importante notare come vi sia una forte influenza cinese che permea il tessuto economico e sociale della regione: lo yuan รจ utilizzato come moneta di scambio, la lingua cinese รจ molto diffusa tra la popolazione, comunicazioni mobili ed Internet sono forniti da provider cinesi.
Conseguentemente, lo Stato di Wa รจ diventato uno degli strumenti di influenza di Pechino sulle autoritร birmane, al fine di controllare l’importante rotta logistica verso l’Oceano Indiano. Negli ultimi anni, la Repubblica Popolare Cinese ha investito molto nelle infrastrutture di trasporto per facilitare la spedizione di merci da Singapore attraverso il Myanmar e verso il Sichuan. Altre leve dell’influenza cinese si rinvengono nei gasdotti ed oleodotti che collegano l’Impero di Mezzo alle forniture energetiche del Golfo di Bengala; ed infine nell’adesione del Myanmar alle Nuove Vie della Seta (Belt and Road Initiative).
LโOccidente, dal canto suo, incentiva lโisolamento internazionale della Birmania, procedendo ad applicare nuove sanzioni per minarne la stabilitร economica ed internazionale. L’ascendente dello Stato di Wa, trainato dal commercio di droghe e dalle forniture di armi agli alleati, accresce proporzionalmente l’influenza cinese nella regione, consentendole di svolgere un ruolo sempre maggiore nelle questioni interne allo Stato del Myanmar. Questo รจ una delle pedine dello scacchiere su cui si gioca la “partita del secolo” tra Cina e Stati Uniti. E Pechino รจ intenzionata a non lasciare nulla al caso.
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