Lo Squadrone russo del Mediterraneo, sin dalla sua costituzione avvenuta nel marzo del 2013, ha sempre operato con unità navali provenienti principalmente dalla Flotta del Mar Nero e con rafforzamenti dalle altre flotte russe (flotta del Nord, Baltico, Pacifico e flottiglia del Caspio), con permanenza nel bacino per un periodo di circa 6 mesi.
L’inizio del conflitto in Ucraina (24 febbraio 2022) e il blocco degli stretti del Bosforo e Dardanelli (articolo 19 della Convenzione di Montreux del 1936), hanno definitivamente interrotto l’afflusso di navi militari russe dal Mar Nero al Mediterraneo e viceversa, obbligando Mosca a rimodulare i piani di presenza navale nel Mare Nostrum.
Nonostante un “isolamento” internazionale dovuto alle sanzioni economiche, la Russia continua a dialogare con la Marine di vari paesi. Tra le attività più significative, le esercitazioni navali congiunte con l’Iran; un’esercitazione con Iran e Cina, la quale si svolge annualmente nel mese di febbraio. A ciò si aggiunge l’esercitazione congiunta Russia-Cina-Sudafrica denominata Mosi, la quale avverrebbe nell’Oceano indiano dal 17 al 24 febbraio 2023.
L’area in questione è per Mosca il ponte tra i teatri marittimi del Pacifico, Atlantico e Mediterraneo, nonché la pista di decollo per la penetrazione russa nell’area asiatica e africana. La conquista di maggiori posizioni strategico-navali di rilievo in questa area è presupposto determinante per ogni futura pianificazione strategico-operativa.
All’interno del paper troverai
- Una tabella con la composizione dello squadrone russo del Mediterraneo
- I movimenti aggiornati dei vari componenti dello squadrone
- Come la Russia aggira la convenzione di Montreaux
- Le connessioni con il conflitto in Ucraina
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Antonio Masiello: 1° Lgt. Antonio Masiello. Primo Luogotenente in riserva della Marina Militare italiana ed ex-analista intelligence. Ha partecipato all’Operazione DINAK, all’Operazione NATO Allied Force (ex-Jugoslavia) e all’Operazione NATO Ocean Shield (antipirateria in Oceano Indiano, Mar Arabico, Golfo di Aden). Dal 1985 al 1997 ha prestato servizio presso il Servizio informazioni operative e situazione (SIOS) di Forza Armata e dal 2000 al 2003 presso l’Ufficio della Difesa dell’Ambasciata italiana in Croazia. Dal 2003 al 2017 ha prestato servizio presso il Centro Intelligence Interforze e ha svolto vari corsi intelligence presso il Centro di Formazione Intelligence della Difesa. Ha operato in Bahrain, Libano, Gibuti, Iraq e Somalia. Si occupa di analisi politico-militare e navale, con particolare attenzione alla pirateria marittima.
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