Abbonati

a

Scopri L’America dopo l’egemonia

L’ultimo numero della rivista di Aliseo, dedicato al futuro degli Stati Uniti. 14 analisi per capire l’America, dalla geopolitica alla crisi interna

La Polonia prepara la guerra sognando l’egemonia in Europa orientale

La Polonia prepara la guerra sognando l’egemonia in Europa orientale

La Polonia non vuole e non puรฒ far vincere i Russi in Ucraina. Le forze armate polacche si invigoriscono, minacciando lโ€™entrata nella storia di Varsavia.

Come la Polonia si prepara alla guerra di domani

Varsavia annuncia lโ€™aumento della spesa per la difesa al 4% del Pil, un numero addirittura maggiore a quello degli Stati Uniti (3,47%). Il dato quantitativo delle forze armate polacche sarร  incomparabile a quello di qualsiasi altro esercito del continente, escludendo quello russo. Gli effettivi raddoppieranno, raggiungendo i 300 mila uomini, addestrati e pronti alla guerra in qualsiasi momento. Mentre sul fronte dei sistemi dโ€™arma, Varsavia si affiderร  alla celere industria statunitense e sudcoreana.

Oltre 1000 i tank ordinati, tra M1 Abrams e K2 Black Panther, in aggiunta a 200 cannoni semoventi e 500 lanciarazzi multipli. Anche il dominio aereo fa parte del programma di riarmo: 96 elicotteri da combattimento Boeing AH-64E Apache, 48 intercettori F-16, 32 caccia stealth F-35 e 48 FA-50 coreani. Infine, sul fronte della marina militare, sono giร  state commissionate tre fregate britanniche e due navi svedesi per la guerra elettronica.

Varsavia รจ mossa dal timore per la macchina bellica russa o dalla volontร  di proiettare potenza oltre i confini nazionali? A giudicare dallโ€™inciampo russo in Ucraina e dallโ€™ombrello difensivo Nato sotto il quale trova riparo, รจ quasi inconcepibile che il riarmo polacco serva meramente a scopi difensivi.

Il rapporto Polonia-Usa

A dispetto di chi pensa Varsavia come longa manus di Washington in Europa, la realtร  รจ ben diversa. La Polonia si serve degli Stati Uniti piรน di quanto questi ultimi si servano di lei. Se a Washington si pensa a controbilanciare un possibile triangolo Parigi-Roma-Berlino, a Varsavia si pensa a capitalizzare i (giustificati) timori di una riscossa imperiale russa, spacciando il riarmo per timore difensivo piuttosto che per volontร  di potenza.

Lo dimostrano le azioni del governo Morawiecki, che ha una chiara idea del proprio ruolo in Europa e porta avanti i suoi stretti interessi nazionali, entrando spesso in dissidio con la Casa Bianca. Invero, a fronte della riluttanza Usa di promettere allโ€™Ucraina sostegno fino alla cacciata dellโ€™invasore, la Polonia ha sempre mantenuto la linea della riconquista totale dei territori occupati (Crimea inclusa).

Inoltre, Varsavia spinge anche per la concessione di armamenti a lungo raggio che consentano a Kiev di colpire in profonditร , a differenza di Washington, che teme un escalation incontrollabile. Lโ€™ultima discordia di queste ore si basa sullโ€™invio degli F-16, con la Polonia giร  dichiaratasi favorevole al contrario degli Stati Uniti, e lโ€™ultimo contrasto, forse il piรน violento, nascerร  quando si dovrร  decidere una pace per lโ€™Ucraina, con Varsavia che avanzerร  pretese in ragione dei sacrifici in favore del governo di Kiev, tra i milioni di rifugiati accolti e il massiccio invio di armi. Fondamentalmente, il senso degli Usa per lโ€™Ucraina รจ diverso da quello della Polonia. 

La chimera di Varsavia in Europa orientale

Nascondersi dietro il dito della minaccia russa รจ esercizio utile affinchรฉ Varsavia possa riaffermare la sua volontร  di essere leader indiscussa dellโ€™Europa orientale, giร  disposta a questo destino quando nel primo dopoguerra si decise di renderla uno stato abbastanza forte da creare un terzo polo che si opponesse alla Germania a ovest e allโ€™Urss a Est. Effettivamente, checchรฉ ne dica la propaganda, รจ difficile immaginare Mosca alla riconquista delle sue vecchie provincie. Giร  solo lo sforzo in Ucraina non era assolutamente scontato, fu obbligato dal valore strategico e simbolico che Kiev rappresenta per la Russia, un unicum che, a loro favore, non possono vantare gli ex satelliti sovietici.

Dunque, nel disegno polacco per una nuova Europa, meno post-storica e dal baricentro tendente in direzione Varsavia, trova spazio lo storico progetto intermarium, letteralmente โ€œtra i mariโ€. Il concetto, risalente al primo dopoguerra su teorizzazione del generale polacco Jozef Pilsudski, si richiama alla confederazione polacco-lituana. Miedzymorze non รจ altro che una federazione di stati dellโ€™Europa orientale, estesa dal mar Baltico al mar Nero. Non sono mai stati delineati i confini precisi di questa federazione, tuttavia, fosse per la Polonia, ne farebbero parte tutti gli stati dellโ€™Europa centro orientale, fino a spingersi addirittura ai Balcani occidentali.

Storicamente, questo progetto non restรฒ una mera speculazione geopolitica, tra il 1918 e il 1920 Varsavia si impegnรฒ in tre guerre per realizzarlo, rispettivamente con lโ€™Ucraina, la Lituania e la Cecoslovacchia, per poi venire frenata dallโ€™ingombrante presenza sovietica.

Oggi questo disegno faticherebbe a realizzarsi data lโ€™invadente presenza degli Stati Uniti. Tuttavia, attori come la Moldavia, che non fa parte della Nato e vive minacciata dalla polveriera della Transnistria; gli Ucraini, qualora venissero abbandonati da Washington; i tre baltici, ben difesi dallโ€™alleanza atlantica ma senza alcuna proiezione di potenza oltre i propri confini; infine, la Bielorussia, perennemente in bilico a causa di un possibile cambio di regime e da sempre sotto le mire Varsavia, che nel 2021 si vide concentrare masse di migranti ai propri confini, vivendo un netto distacco dallโ€™oggetto del proprio desiderio; potrebbero un giorno guardare alla Polonia.

A cosa servono le armi di Varsavia?

Oggi la Polonia, come dopo la fine della grande guerra, puรฒ rappresentare un baluardo contro una Germania sempre piรน platealmente renitente alle direttive di Washington โ€“ si veda il dissidio sullโ€™invio dei Leopard – e una Russia che cerca di riscoprire il suo ruolo di grande potenza, scongiurando un nuovo patto Molotov-Ribbentrop, incubo americano per eccellenza. Il riarmo polacco rappresenta quindi da un lato una volontร  di contro bilanciamento, e dallโ€™altro un desiderio di potenza, per ora con il beneplacito degli Stati Uniti. Ma non succeda mai che Varsavia decida di spingersi troppo oltre, sorpassando una di quelle tante linee rosse che Washington traccia in tutte le regioni del globo affinchรฉ nessun attore guadagni troppa influenza.

Rajmund Andrzejczak, il capo di stato maggiore polacco, afferma che ยซse lโ€™Ucraina viene sconfitta, noi perderemo tuttoยป e che lโ€™inverno, non inteso in termini metereologici, ยซsta arrivando alle nostre frontiereยป. Parole pesanti, che mettono in luce lโ€™impossibilitร  per la Polonia di permettere alla Russia di vincere la guerra, sempre che la definizione di โ€œvittoriaโ€ sia chiara a qualcuno.

La previsione รจ che, qualora Washington decida di imporre una pace che ponga fine alle speranze di reconquista ucraine, o qualora la Russia arrivi a spingersi oltre il Dnepr, Varsavia intervenga, forte del suo esercito e, probabilmente, di una garanzia di difesa nucleare da parte di Washington ove Mosca minacci lโ€™utilizzo dellaย bomba atomica.

In uno scenario del genere la guerra si allargherebbe drammaticamente su piรน fronti, magari coinvolgendo anche la Bielorussia. Ecco che la questione Ucraina, tavola per gli appetiti politici di una Polonia sempre piรน armata e ambiziosa, potrebbe rappresentare il punto diย conflagrazioneย del vecchio continente.

La newsletter di Aliseo

Ogni domenica sulla tua mail, un'analisi di geopolitica e le principali notizie sulla politica estera italiana: iscriviti e ricevi in regalo un eBook di Aliseo

Michele Ditto

Michele Ditto

Laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali presso l'Universitร  Cattolica di Brescia, mi occupo soprattutto di Europa, spazio post-sovietico e Stati Uniti. Per Aliseo curo la newsletter settimanale di Lumina. Il mio scopo รจ sottolineare quello che c'รจ dietro i principali eventi geopolitici.

Dello stesso autore

In evidenza

Aliseo sui social