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Scopri L’America dopo l’egemonia

L’ultimo numero della rivista di Aliseo, dedicato al futuro degli Stati Uniti. 14 analisi per capire l’America, dalla geopolitica alla crisi interna

Quali saranno i volti della nuova amministrazione Trump?

Quali saranno i volti della nuova amministrazione Trump?

La nuova amministrazione Trump si prospetta molto piรน radicale della prima, ma quali sono le figure che ne faranno parte?

A due mesi di distanza dal suo insediamento nellโ€™Ufficio ovale, il presidente eletto Donald Trump ha giร  iniziato a comporre la sua squadra di governo. Il tycoon, coadiuvato dal suo team di transizione, deve selezionare piรน di 4mila collaboratori, che andranno a sostituire quelli oggi operativi nellโ€™amministrazione Biden.

Il fine ultimo รจ quello di comporre un esecutivo che rispecchi in pieno la linea politica che il nuovo presidente repubblicano intende imporre agli Stati Uniti.

Tra le migliaia di funzionari che dovranno essere nominati, i piรน importanti si riducono a qualche decina: sono quelli che guideranno i dipartimenti (i nostri ministeri), i capi delle agenzie federali e, infine, i diplomatici. Tra questi, alcuni nomi sono giร  stati confermati, mentre per altri bisognerร  attendere ancora qualche tempo.

Cโ€™รจ da fare un caveat: secondo la Costituzione americana piรน di mille posizioni di governo, inclusi i capi di gabinetto, richiedono l’approvazione di almeno 60 membri del Senato. La questione parrebbe porsi solo parzialmente come problema, dato che i repubblicani hanno vinto la maggioranza alla camera alta con 53 seggi su 100.

A quanto pare Trump non li considera perรฒ numeri sufficienti a sostenere le sue nomine senza intoppi, dato che alcune di esse sono alquanto controverse perfino per certi senatori del Gop. Per questo motivo, il tycoon ha giร  affermato su Truth che qualsiasi senatore repubblicano che ambisca alla posizione di leader nel Senato degli Stati Uniti deve accettare le nomine durante le pause di attivitร  della camera.

Trump fa riferimento ai c.d. recess appointments (nomine in pausa). La legge americana consente infatti al presidente di fare nomine emergenziali quando il Senato รจ in vacanza o non puรฒ riunirsi.

In passato questo metodo รจ stato utilizzato piรน volte, anche se mai per nominare tutta la squadra di governo. George W. Bush, per esempio, ha fatto 171 nomine in questo modo, Bill Clinton 139 e Barack Obama almeno 32.

Il neoeletto presidente vuole quindi che il futuro speaker della Camera favorisca questa iniziativa. Il senatore Rick Scott si รจ da subito schierato a favore, impegnandosi a soddisfare la richiesta di Trump se diventerร  il leader dei repubblicani al Senato: “Sono al 100% d’accordo. Farรฒ tutto il possibile per far passare le tue nomine il piรน rapidamente possibile”, ha scritto su X.

Le nomine piรน radicali di Trump

Tra le nomine controverse, che potrebbero trovare difficoltร  a passare al Senato attraverso la modalitร  โ€œstandardโ€ troviamo quelle di Matt Gaetz e di Tulsi Gabbard. Due scelte โ€œestremeโ€ per due incarichi molto delicati, rispettivamente Procuratore generale (il nostro ministro della Giustizia) e direttrice dellโ€™Intelligence.

Si tratta di due fedelissimi di Trump e di figure molto divisive allโ€™interno dei repubblicani. Gaetz, deputato della Florida, si รจ da poco dimesso dal suo incarico di rappresentante per evitare, si pensa, che il Comitato etico della camera votasse sulla pubblicazione di un rapporto su unโ€™indagine aperta nei suoi confronti, che lo vedeva accusato di reati come abusi sessuali e uso di droghe.

Fu sempre lui, insieme al suo gruppo di deputati repubblicani estremisti, a portare alla rimozione del repubblicano Kevin McCarthy dal ruolo di speaker della Camera nel 2023.

Lo storico rappresentante del Gop era infatti accusato da Gaetz e i suoi di essere troppo accondiscendente nella trattativa con i democratici per evitare il shutdown, cioรจ il blocco delle attivitร  amministrative quando il Congresso non riesce ad approvare la legge di bilancio.

Per tutti questi motivi, la scelta di Gaetz da parte di Trump รจ stata una grande sorpresa anche per i suoi colleghi repubblicani. La senatrice Susan Collins, repubblicana del Maine, ha detto di essere ยซscioccataยป dalla scelta e che voterร  contro la sua nomina.

Un altro deputato repubblicano rimasto anonimo ha detto ad Axios di essere ยซincredulo e disgustatoยป, mentre Max Miller, deputato dellโ€™Ohio, ha detto che Gaetz ha piรน possibilitร  di andare a cena con la defunta regina Elisabetta II che di essere confermato dal Senato.

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Matt Gaetz

Passando invece alla Gabbard, la nomina dellโ€™ex deputata democratica come responsabile delle 18 agenzie di intelligence degli Stati Uniti non puรฒ che suscitare timori circa la continuitร  del supporto militare americano allโ€™Ucraina.

Gabbard si รจ infatti distinta negli ultimi anni per le sue posizioni filorusse, tanto che รจ arrivata ad appoggiare la propaganda del Cremlino quando ha sostenuto la tesi della presenza di laboratori per la produzione di armi biologiche in Ucraina.

In altre parole, la Gabbard abbraccia posizioni isolazioniste. Sostiene infatti un minor impegno militare americano all’estero e durante la campagna elettorale ha criticato a piรน riprese Kamala Harris per aver cercato il sostegno di “guerrafondai” repubblicani come l’ex vicepresidente Dick Cheney e gli ex deputati Liz Cheney e Adam Kinzinger. La sua nomina รจ meno dibattuta di quella di Gaetz, ma rimane comunque controversa per alcuni elementi dellโ€™establishment repubblicano.

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Tulsi Gabbard

Da ultimo, Robert F. Kennedy, lโ€™ex candidato presidenziale che lasciรฒ la corsa per lanciare il suo endorsement a Trump, รจ stato nominato a capo del Dipartimento della salute e dei servizi umani.

Si tratta anche questa di una nomina controversa, che avrร  difficoltร  nel passare lโ€™esame del Senato. Infatti, Kennedy รจ noto per le sue posizioni antivacciniste, anche se ha giร  rassicurato che, da capo del Dipartimento, non toglierร  a nessuno la possibilitร  di accedere alle vaccinazioni.

Chi farร  parte della nuova squadra di governo

Passando alle nomine meno divisive, spicca per importanza quella di Marco Rubio, senatore della Florida, il primo ispanico (di origini cubane) a ricoprire lโ€™incarico di segretario di Stato. ยซNon sono dalla parte della Russia, ma sfortunatamente la realtร  รจ che il modo in cui la guerra in Ucraina finirร  รจ con un negoziatoยป, dichiarava a fine settembre ai microfoni di Nbc news.

Rubio si รจ sempre espresso in modo molto chiaro a favore del diritto di Israele di rispondere con violenza agli attacchi di Hamas del 7 ottobre e ha inoltre manifestato posizioni molto dure nei confronti di Cina, Iran e Venezuela.

In sostanza, rappresenta la fotocopia delle posizioni di Trump in politica estera, dalla volontร  di chiudere in fretta il conflitto in Ucraina, al supporto senza limiti a Israele contro lโ€™Iran.

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Marco Rubio

Come Consigliere per la sicurezza nazionale, uno dei pochi ruoli che non deve essere confermato dal Senato, รจ stato scelto Michael Waltz, ex membro dei Berretti verdi e sostenitore della linea piรน dura contro Pechino. In piรน di unโ€™occasione il veterano ha infatti paventato lo scontro diretto con la Repubblica Popolare, a suo dire inevitabile per preservare lโ€™egemonia degli Stati Uniti nellโ€™Asia-Pacifico.

A capo del Pentagono รจ stato invece inserito Pete Hegseth, ex conduttore di Fox News (lโ€™emittente tv conservatrice vicina a Trump) e veterano di guerra pluridecorato. Negli anni si รจ distinto per le sue posizioni contro lโ€™ideologia Woke e le misure di inclusivitร  allโ€™interno dellโ€™esercito.

Temi che negli ultimi anni, oltre che ad aver innescato numerosi litigi al Congresso, hanno messo seriamente a rischio la prontezza delle forze armate americane.

Il Dipartimento della sicurezza interna, ministero che supervisiona un vasto apparato di sicurezza nazionale, dal controllo delle frontiere all’antiterrorismo, sarร  guidato da Kristi Noem. La governatrice del South Dakota รจ stata uno dei piรน strenui difensori delle politiche anti-Covid di Trump, rifiutando lockdown e restrizioni nel suo Stato. Si รจ distinta anche per posizioni estremamente conservatrici su immigrazione e diritti civili, come lโ€™aborto.

Noem lavorerร  a stretto contatto con Stephen Miller Tom Homan: nominati rispettivamente Vicecapo di gabinetto e inviato speciale per la sicurezza del confine (โ€œBorder Czarโ€).

Homan รจ un grande sostenitore delle politiche di tolleranza zero verso i migranti. Durante la prima amministrazione Trump fu responsabile della separazione di oltre 5mila minori dai loro genitori al confine con il Messico, cosรฌ da scoraggiare futuri arrivi in America. Miller รจ stato invece lโ€™ideatore del “Muslim ban”, una misura che vietava l’ingresso negli Stati Uniti ai cittadini di diversi Paesi musulmani.

Una nomina che ha sorpreso รจ stata quella di Elon Musk a capo di un nuovo dipartimento che guiderร  insieme allโ€™imprenditore (e ex candidato alle primarie repubblicane) Vivek Ramaswamy.

Si tratta del Dipartimento per l’efficienza governativa (Doge), un organo esterno che sarร  funzionale ad alleggerire la burocrazia governativa, tagliando normative eccessive e spese inutili, e a ristrutturare le agenzie federali. Sarร , secondo le parole di Trump, il โ€œprogetto Manhattan dei nostri tempi“.

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Pete Hegseth

Perchรฉ sarร  unโ€™amministrazione molto diversa dalla prima

Se non si fosse giร  inteso dal profilo delle nomine, il nuovo mandato Trump si prospetta molto piรน radicale se paragonato al primo. Non perchรฉ negli ultimi anni le idee politiche del tycoon siano virate ulteriormente a destra, ma per via della composizione della sua squadra di governo.

Quello che manca, o รจ stato notevolmente ridimensionato, รจ infatti quellโ€™establishment repubblicano non trumpiano, โ€œgli anziani nella stanzaโ€, che durante la prima amministrazione era in grado di contenere gli eccessi di Trump. Oggi la fedeltร  e lโ€™affinitร  ideologica al presidente hanno sostituito qualsiasi altro parametro nella nomina delle figure a capo delle principali posizioni di potere.

Questo รจ stato possibile anche perchรฉ il movimento Maga (Make America Great Again), gemello del trumpismo, si รจ strutturato e rafforzato negli ultimi quattro anni. I suoi membri non sono piรน degli outsider, e non fanno nemmeno piรน mistero di volere โ€œripulireโ€ le burocrazie dagli elementi ostili a Trump, che durante il suo primo mandato ne avevano annacquato le politiche, per esempio quella di disimpegno militare dal Medio Oriente.

In questo senso, secondo quanto riportato da Reuters, i collaboratori di Trump starebbero preparando una lista di alti ufficiali e funzionari del Dipartimento della Difesa da licenziare una volta che la nuova amministrazione entri in carica a gennaio.

Il tycoon vorrebbe infatti evitare il ripetersi dellโ€™ostruzionismo dello scorso mandato, quando i rapporti coi vertici militari erano di sovente pessimi e il Pentagono era sospettato di ostacolare i progetti del presidente.

Si tratta di un proposito che riaccende i riflettori sul discusso Project 2025, un piano proposto nel 2023 dal think tank conservatore Heritage Foundation e che prescrive la promozione di politiche conservatrici per rimodellare il governo federale degli Stati Uniti e consolidare il potere esecutivo del presidente.

Piรน nel dettaglio, il progetto propone di prendere il controllo di tutti i dipartimenti, dell’insieme delle agenzie per la sicurezza e di altri enti federali.

Trump ha piรน volte affermato di non avere niente a che fare con lโ€™iniziativa e che non รจ sua intenzione metterlo in pratica. Che sia vero o falso, la tendenza osservabile รจ comunque quella di una crescente โ€œtrumpizzazioneโ€ del partito repubblicano e, soprattutto, di un attacco alla neutralitร  degli apparati di governo.

Una condizione che sta spingendo le anime che definiscono gli Stati Uniti verso due idee inconciliabili di futuro.

Immagine in evidenza: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Donald_Trump_%2839630856335%29.jpg; immagini presenti nell’articolo: 1) https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Matt_Gaetz_%2850042695182%29.jpg; 2) https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Tulsi_Gabbard_%2848011623853%29.jpg; 3) https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Marco_Rubio_%2824999272054%29.jpg; 4) https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Pete_Hegseth_by_Gage_Skidmore_2.jpg

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Michele Ditto

Michele Ditto

Laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali presso l'Universitร  Cattolica di Brescia, mi occupo soprattutto di Europa, spazio post-sovietico e Stati Uniti. Per Aliseo curo la newsletter settimanale di Lumina. Il mio scopo รจ sottolineare quello che c'รจ dietro i principali eventi geopolitici.

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