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Ecco il quarto scostamento di bilancio. Cos’è e come si approva.

Ecco il quarto scostamento di bilancio. Cos’è e come si approva.

di Enrico CeciQuindi lo scostamento di bilancio non è altro che una deviazione da un sentiero stabilito, solamente in circostanze al di fuori dell’ordinario o in caso di riforme strutturali dagli effetti quantificabili (di solito negativi per le riforme italiane), purché ci sia un margine adeguato dalla soglia del tre percento e sia concretamente avviato […]

di Enrico Ceci
Quindi lo scostamento di bilancio non è altro che una deviazione da un sentiero stabilito, solamente in circostanze al di fuori dell’ordinario o in caso di riforme strutturali dagli effetti quantificabili (di solito negativi per le riforme italiane), purché ci sia un margine adeguato dalla soglia del tre percento e sia concretamente avviato il processo di riduzione del deficit verso l’obiettivo di medio termine contemplato dal programma . Per comprendere, invece, l’origine delle dichiarazioni orgogliose sulla presa di coscienza da parte di tutte le forze politiche è necessario precisare che questo è vincolato da un iter per l’approvazione che prevede prima una consultazione della Commissione europea e poi la votazione a maggioranza assoluta (dettaglio non irrilevante) da parte delle due camere.

Il 26 novembre è stato approvato il quarto scostamento di bilancio dell’anno. Esso sarà fondamentale per finanziare il “Decreto ristori quater” e la proroga delle scadenze fiscali. I voti favorevoli alla camera sono stati 552 su 558 (sei astensioni e nessun contrario); mentre al senato si sono registrati 278 voti favorevoli (quattro astenuti e quattro contrari). Il decreto rinnoverà i bonus di 1.000 euro riconosciuti a partire dal primo decreto Ristori, a specifiche categorie di lavoratori dipendenti e autonomi che sono stati costretti a cessare, ridurre o sospendere l’attività o il rapporto di lavoro a causa del Covid-19. Inoltre, si conferma anche per il mese di dicembre una mensilità pari a 800€ per i collaboratori sportivi. Fortunatamente non sembra esserci spazio per altre manovre simil-Alitalia o per distribuire bonus per qualche altro veicolo elettrico (forse si aspettano quelli ad idrogeno)

Dopo gli esiti delle votazioni si è registrato un profluvio di dichiarazioni sulla lungimiranza e sulla coesione delle forze politiche; sulla saggezza nel mettere da parte le rivalità fra maggioranza ed opposizione in un momento in cui è solo necessario convergere verso l’unico obiettivo del sostegno al paese in tutte le sue parti. Attore “determinante” (vedremo poi perché le virgolette) per ottenere tali esiti nelle votazioni è stato Berlusconi. Durante un collegamento telefonico con i suoi deputati prima della discussione in aula, questi ha annunciato che avrebbe dato voto favorevole in nome della “responsabilità istituzionale”, essendo state accolte tutte le proposte del centro destra, ovvero sia più risorse per autonomi e professionisti ed il semestre bianco. Quindi la paternità dell’inversione di rotta da parte di Salvini e della Meloni sembrerebbe essere riconducibile al leader di Forza Italia e al suo tempismo proprio a poche ore dalla votazione.

Ma per capire le motivazioni di tutto questo entusiasmo è necessario spiegare brevemente cosa sia questo scostamento di bilancio, la cornice in cui esso va inserito e quali meccanismi ne vincolano il funzionamento.

Per comprendere la natura di tale provvedimento è necessario richiamare il concetto di OMT, ossia l’obiettivo di medio termine. Esso è il valore di riferimento del saldo di bilancio strutturale (deficit strutturale) che ciascun paese deve conseguire e mantenere nel tempo. Gli obiettivi sono definiti paese per paese e sono rivisti ogni tre anni tenendo conto di fattori quali la volatilità passata del Pil, la sensibilità del bilancio alle fluttuazioni del Pil, il livello di debito e le tendenze di lungo periodo della finanza pubblica relative ai fattori demografici (OCPI). L’OMT va considerato all’interno del Patto di stabilità e crescita (PSC) che definisce i parametri di riferimento delle regole di bilancio, le norme di comportamento, gli strumenti di sorveglianza per ridurre il rischio di violazioni di tali regole (braccio preventivo) e gli strumenti di correzione in caso tali regole siano violate (braccio correttivo) (OCPI). L’OMT rappresenta una delle quattro regole riferite al braccio preventivo del PSC; in particolare esso è una delle due regole di comportamento che i paesi devono seguire per mantenersi sufficientemente lontani dal 3 per cento in tempi di normale attività economica (OCPI), per evitare che questi, in caso di mancato allineamento al sentiero prescritto a causa di shock economici avversi, siano costretti ad adottare misure restrittive in periodi di difficoltà economica. Come si può capire quindi, i paesi devono registrare un saldo di bilancio strutturale pari all’OMT o in rapido avvicinamento ad esso. Il percorso di avvicinamento prevede una regola di correzione strutturale annuale di 0,5 punti percentuali (superiore a 0,5 punti per i paesi maggiormente indebitati e ad alto rischio); tale regola, tuttavia, può subire variazioni in relazione all’andamento del ciclo economico. In particolare, deviazioni temporanee dalla misura dello 0,5% possono essere accettate, oltre che in presenza di eventi eccezionali, anche nel caso in cui un Paese abbia effettuato riforme strutturali rilevanti (con particolare riferimento a quelle pensionistiche), con un effetto quantificabile sulla sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche (Camera dei deputati).

Quindi lo scostamento di bilancio non è altro che una deviazione da un sentiero stabilito, solamente in circostanze al di fuori dell’ordinario o in caso di riforme strutturali dagli effetti quantificabili (di solito negativi per le riforme italiane), purché ci sia un margine adeguato dalla soglia del tre percento e sia concretamente avviato il processo di riduzione del deficit verso l’obiettivo di medio termine contemplato dal programma. Per quanto riguarda il suo iter di approvazione, questo prevede prima una consultazione della Commissione europea e poi la votazione a maggioranza assoluta da parte delle due camere.

A proposito della tanto declamata unità d”intenti di tutte le forze in parlamento, forse sarebbe più sensato ragionare in termini di convenienza politica che di un ritrovato senso di responsabilità. Soprattutto rispetto all’adesione di FI e Lega all’annuncio di Berlusconi, è legittimo pensare che il voto favorevole sia stato spinto più da ragioni di opportunità politica che da altro, vista la forte opposizione ribadita fino a poche ore prima del voto. Del resto, considerando il continuo rimarcare la loro vicinanza al popolo italiano, come si poteva sperare di non passare per anti-italiani dicendo no ad 8 miliardi?

di Enrico Ceci

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Foto in evidenza: “L’Europa a Roma – Celebrazioni del Parlamento italiano” by Montecitorio is licensed under CC BY-ND 2.0

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Enrico Ceci

Enrico Ceci

Ciao, sono Enrico e sono capo redattore della sezione economia per Aliseo. Classe '95, laureato in economia e in studi europei. Nei miei articoli, legati principalmente a temi economici ed energetici, cerco di offrire un punto di vista diverso, sempre e solo attraverso il supporto dei dati. Seguendo lo spirito di Aliseo, il mio intento è arricchire tutti coloro che dedicheranno un momento del loro tempo alla lettura dei miei contributi.

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