Da Teheran ad Ankara, di necessità virtù: le “drone carrier” portano in mare i conflitti asimmetrici. Cina e Usa iniziano a pensarci

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«Potete non essere interessati alla guerra, ma è la guerra che è interessata a voi». (Lev Trotsky)
Distogliere lo sguardo dal fenomeno della guerra, nel vano tentativo che essa possa così scomparire per sempre solo per il fatto di non occuparsene, non fa che rendere la sopracitata frase di Lev Trotsky brutalmente vera e onesta. È dunque necessario occuparsene, anche solo per scongiurarne l’eventualità, con buona pace di chi sbandiera pacifismo con una certa superficialità (e che perdonerà anche il bisticcio di parole). Tucidide (460-395 a.C.), grazie al suo studio sulla guerra del Peloponneso fu senz’altro uno dei primi ad occuparsene, se non altro per quanto riguarda il mondo mediterraneo, dal momento che a Oriente le pietre miliari su questo tema erano già state poste da Sun Tzu (545-470 a.C.) un buon secolo addietro.