L’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi (Unrwa) รจ la piรน grande agenzia umanitaria a Gaza e si occupa di fornire i mezzi di sopravvivenza e di istruzione ai palestinesi.
Recentemente, รจ tornata a far discutere: come riportato dal New York Times, le autoritร israeliane accusano 12 dei suoi 30000 dipendenti di averย preso parteย allโattacco del 7 ottobre perpetrato da Hamas, mentre, secondo un report di United Nations Watch, altri membri dello staff lo avrebberoย inneggiatoย in una chat di Telegram.
La notizia ha spinto alcuni Stati donatori a sospendere gli aiuti e ha aperto una breccia nel dibattito pubblico: รจ possibile continuare a donare allโAgenzia sapendo che alcuni dei suoi dipendenti hanno avuto un ruolo attivo nellโattacco contro Israele?
Breve storia dell’Unrwa
Lโagenzia deve le sue origini alla guerra arabo-israeliano del 1948. Il 29 novembre 1947 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvรฒ il piano per la partizione del territorio palestinese, dando vita a due Stati: uno arabo e uno ebraico; Gerusalemme, cittร considerata sacra da entrambe le religioni, sarebbe stata sotto il controllo internazionale. Lโidea non venne accettata dalle popolazioni arabe e diede vita a una guerra civile tra ebrei e arabi.
Il 15 maggio 1948 il Mandato britannico della Palestina sarebbe giunto al termine e il giorno precedente, David Ben Gurion, a capo dellโOrganizzazione sionista mondiale e presidente dellโAgenzia ebraica per Israele, dichiarรฒ unilateralmente la nascita dello Stato ebraico e la sua indipendenza.
Tale dichiarazione avrebbe assunto validitร a mezzanotte di quello stesso giorno, nellโesatto istante in cui lโImpero britannico avrebbe perso ogni influenza su quei territori. Il clima che seguรฌ la dichiarazione di indipendenza, giร esacerbato dalla guerra civile, non fece che peggiorare e culminรฒ nellโinvasione da parte degli Stati arabi confinanti con la Palestina dei territori ex-mandatari e ora sotto controllo israeliano.
La guerra arabo-israeliana fu vinta dallo Stato israeliano, il quale, con armistizi separati, riuscรฌ a guadagnare piรน del 20% rispetto alle terre precedentemente assegnate dalla risoluzione delle Nazioni Unite. La vittoria di Israele diede il via allโesodo palestinese, chiamato anche โal-Nakbaโ (la catastrofe), dove circa metร della popolazione araba palestinese fuggรฌ o fu costretta a sgomberare.
In seguito al conflitto, al fine di aiutare circa 700.000 palestinesi che dovettero abbandonare le loro case, nel 1949 nasce l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi (Unrwa).
Come si finanzia l’Unrwa?
Questa รจ una costola dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu), che, perรฒ, rimane separata dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), il cui ruolo รจ sostenere tutti gli altri rifugiati del mondo. Gli obiettivi iniziali erano sostenere i profughi palestinesi nella ricerca di un lavoro, ma attualmente il suo ruolo รจ diventato piรน di sussistenza; infatti, รจ suo il compito di fornire cibo, acqua, istruzione e garantire un livello minimo di sanitร .
L’organizzazione di soccorso palestinese ha dichiarato che attualmente sono sei milioni i rifugiati che possono beneficiare dei suoi servizi. Nei rifugiati palestinesi rientrano due categorie: chi aveva come residenza la Palestina nel periodo dal primo di giugno 1946 al 15 di maggio del 1948 e chi ha perso sia la casa che i mezzi di sussistenza come conseguenza del conflitto del 1948. Coloro che possono richiedere aiuti e che vengono conteggiati nei rifugiati sono anche i discendenti delle persone che rientrano nelle due categorie viste sopra.ย
Il fatto che lโAgenzia mantenga lo status di rifugiato per le generazioni palestinesi successive e supporti il loro ritorno nei territori israeliani ha sollevato critiche nei suoi confronti:ย United Nations Watchย scrive che la ragion dโessere dellโAgenzia รจ proprio quella di perpetuare il conflitto Israelo-Palestinese.
Per realizzare i suoi obiettivi, lโAgenzia basa i suoi finanziamenti su donazioni di carattere volontario che vengono principalmente da paesi o da altre organizzazioni. Dallโimmagine precedente si nota che il finanziamento medio si aggira intorno a poco piรน di un miliardo di dollari.
La maggior parte del denaro ricevuto viene investito nellโistruzione dei palestinesi. La grande quota destinata a questo fine ha fatto sorgere dei dubbi, poichรฉ, viste le preoccupazioni per le inflitrazioni di Hamas, si ha paura di un possibile indottrinamento degli scolari.
Scendendo nel dettaglio dei paesi finanziatori ci si puรฒ concentrare su coloro che hanno donato piรน di 10 milioni di dollari nel 2021: Stati Uniti, Germania e Unione Europea sono tra i contributori piรน generosi in termini assoluti. I primi due Paesi contribuiscono a circa la metร del totale dei finanziamenti ricevuti annualmente.
Le donazioni statunitensi non sono sempre state le piรน generose. Nel biennio 2018-2019 gli Stati Uniti hanno diminuito gli aiuti: nel 2018 Trump aveva diminuito il finanziamento da 360 milioni di dollari a 60 milioni di dollari, mentre nel secondo anno le donazioni sono state interrotte.
Luci e ombre dell’agenzia
Non รจ la prima volta che lโAgenzia si trova sotto inchiesta:ย Al Jazeeraย nel 2019 aveva riportato dei casi di abusi di autoritร al suo interno. Secondo quanto riportato, a causa della crisi dei finanziamenti vista precedentemente, il potere era stato accentrato nelle mani di pochi singoli individui che operavano non rispettando gli altri lavoratori. Tale informazione ha portato diversi paesi, tra cui Svizzera e Olanda, a interrompere i finanziamenti allโAgenzia.
Ilย Wall Street Journalย ha evidenziato che il 23% degli uomini adulti dellโagenzia ha un legame con Hamas, mentre nella popolazione gazawi tali connessioni sono riscontrate solamente nel 15% degli uomini adulti, indicando come lโorganizzazione sembrerebbe veicolare una maggiore probabilitร di creare rapporti con Hamas.
In termini piรน generali, quindi non concentrandosi sugli uomini adulti, lโarticolo riporta che su 12mila dipendenti a Gaza, il 10% sembrerebbe avere relazioni con il gruppo terrorista, mentre circa il 49% dello staff avrebbe parenti stretti con legami ufficiali ad Hamas e altri gruppi terroristici.
Dagli inizi del 1980, sotto gli edifici di Gaza, vennero scavati tunnel per connettere la Striscia allโEgitto e praticare il contrabbando di merci. Successivamente, la rete sotterranea, spesso definita la โmetropolitana di Gazaโ, venne usata da Hamas per fini terroristici e organizzativi. Nel 2006, Gilad Shalit, un soldato israeliano, venne catturato, impiegando uno di questi tunnel, e successivamente liberato in cambio del rilascio di 1000 prigionieri palestinesi.
La โmetro di Gazaโ si estende principalmente sotto Gaza City e Beit Hanoun, al nord della Striscia, e nei pressi di Khan Younis, che si trova invece al sud. Le Forze di Difesa Israeliane hanno individuato passaggi sotterranei anche allโaltezza della sede principale dellโAgenzia delle Nazioni Unite, a Gaza City.
Lโ11 di febbraio del 2024, i giornalisti diย Reutersย sono stati accompagnati dalle truppe israeliane allโinterno dei cunicolo recentemente scoperto e hanno riportato la presenza di server, batterie industriali e casseforti. La mancanza di segnale cellulare ha impedito ai reporter di confermare la geolocalizzazione sotto la sede principale di Unrwa. Secondo lโesercito israeliano il passaggio รจ lungo 700 metri e profondo 18 metri, da lรฌ sono state guidate le principali azioni di Hamas e proviene lโenergia per lโalimentazione del resto dei tunnel.
LโAgenzia delle Nazioni Unite ha dichiarato di non essere stata ufficialmente avvisata dalle autoritร israeliane del ritrovamento del tunnel e ha specificato di non avere le capacitร tecniche per comprendere cosa si trovi al di sotto della loro sede principale a Gaza City.
Inoltre, viene aggiunto che nel passato, qualora si fossero trovate cavitร sospette in prossimitร delle sedi dellโAgenzia, queste venivano immediatamente segnalate sia alle autoritร israeliane che ad Hamas. LโAgenzia dice di aver lasciato la sede principale a Gaza City il 12 di ottobre del 2023, cinque giorni dopo lโattentato di Hamas, e sostiene di non essere a conoscenza di alcun tunnel sotto gli uffici della direzione generale.
Cosa succede se si fermano gli aiuti
Attualmente, stando aย United Nations Watch, piรน di 15 Paesi hanno deciso di sospendere i finanziamenti allโAgenzia: Stati Uniti, Germania, Unione Europea, Svezia, Giappone, Francia, Svizzera, Canada, Regno Unito, Olanda, Australia e Italia sono fra questi.
Al contrario, Irlanda e Norvegia hanno espresso di voler continuare a fornire supporto a Unrwa, aggiungendo che questa svolge un ruolo cruciale nellโaiuto del popolo palestinese. Anche la Spagna continuerร a finanziare lโAgenzia; infatti, il Ministro degli Esteri Josรฉ Manuel Albares ha dichiarato che, sebbene seguirร con attenzione la questione sollevata da Israele, lโaccusa attuale riguarda 12 individui su oltre 30mila dipendenti totali.
La decisione di sospendere gli aiuti potrebbe aggravare uno scenario che giร ora รจ devastante. Il numero di individui coinvolti per aver partecipato attivamente allโattentato del 7 ottobre sul totale dei dipendenti, 12 su 12mila dipendenti solo a Gaza, rappresenta una quota esigua e penalizzare lโintera organizzazione, che ha giร licenziato le persone indagate, potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione dei civili palestinesi.
In unย tweetย del 28 di gennaio del 2024 di Medici Senza Frontiere si fa notare che giร ora “nella Striscia di Gaza nessun ospedale รจ piรน in grado di fornire cure mediche salvavita nel caso di un grande afflusso di feriti”.ย
Il 29 di gennaio del 2024 la Oxford Committee for Famine Relief, insieme ad altre 19 organizzazioni, in unย comunicato stampa, ha evidenziato come la decisione di sospendere gli aiuti umanitari allโagenzia avrร un impatto sullโassistenza vitale fornita ai gazawi, aggravando la giร precaria situazione in quanto a fame e malattie.
Il bollettino conclude dicendo che, confermando la sospensione delle donazioni, si potrebbe assistere a un collasso della risposta umanitaria a Gaza, privando gli abitanti di acqua, cibo, assistenza medica, protezione e istruzione.
ร importante considerare che la gestione pubblica della Striscia รจ attualmente affidata ad Hamas e la presenza di contatti tra lโAgenzia delle Nazioni Unite e lโorganizzazione terroristica รจ una conseguenza diretta di questo scenario. Laย partecipazioneย agli attacchi del 7 ottobre di membri dello staff di Unrwa, prontamente licenziati, e la chat diย Telegramย che rivela insegnanti dellโAgenzia celebrare lโattentato, hanno posto lโorganizzazione umanitaria al centro del dibattito.
Sebbene sospendere il finanziamento allโente potrebbe sembrare la soluzione piรน semplice, negare aiuti alla popolazione palestinese potrebbe peggiorare le condizioni giร critiche di vita nella Striscia ed esacerbare i sentimenti dei palestinesi, suscitando ancora piรน rabbia e violenza.ย ย ย
Foto in evidenza: By RomanDeckert – Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=113374410